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Cefalù

Notizie sulla città

WP_20160703_18_09_08_Pro (2)Cefalù è un comune italiano della provincia di Palermo in Sicilia. È situato sulla costa siciliana settentrionale, a circa 70 km da Palermo, ai piedi di un promontorio roccioso. È uno dei maggiori centri balneari di tutta la regione; nonostante le sue dimensioni, ogni anno attrae un rilevante flusso di turisti locali, nazionali ed esteri che, nel periodo estivo, arrivano a triplicare la popolazione, rendendo affollate le principali piazze e le strade più importanti del paese. La cittadina, nel suo nucleo medioevale, è ubicata sotto la rocca di Cefalù che la domina e insieme al Duomo ne caratterizza il profilo tanto da renderne il panorama tipico e molto riconoscibile. La costa di Cefalù si stende per circa 30 km fra Lascari e Pollina ed alterna lunghi tratti di spiaggia rettilinea a baie e piccole insenature di natura sia sabbiosa che rocciosa con scogli bassi o anche a costoni alti e a strapiombo sul mare. Alcune zone come il porto vecchio (nel centro storico) e il porto nuovo sono soggette al fenomeno della sedimentazione, a causa dei detriti portati dai fiumiciattoli che scendono dalla Rocca e dalle colline a ridosso della costa. Secondo la classificazione dei climi, il clima di Cefalù appartiene al gruppo denominato Csa: clima temperato delle medie latitudini con la stagione estiva asciutta e calda ed inverno fresco e piovoso (clima mediterraneo). Le stagioni intermedie hanno temperature miti e gradevoli. L’estate è arida e calda, generalmente torrida e frequentemente ventilata grazie anche alla presenza delle brezze marine, in estate, specialmente in luglio ed agosto non è rara la presenza dello scirocco.

Storia di Cefalù

CefalùTracce di frequentazione del sito risalgono all’epoca preistorica, in particolare in due grotte che si aprono sul lato settentrionale del promontorio su cui sorse la città. A un insediamento pre-ellenico si riferisce la cinta muraria di tipo megalitico, datata alla fine del V secolo a.C., che circonda l’attuale centro storico ed è in gran parte ancora conservata.

Nel IV secolo a.C. i Greci diedero al centro indigeno il nome di Kefaloidion, ovvero «testa, capo»; riferito probabilmente al suo promontorio. Nel 307 a.C. venne conquistata dai Siracusani e nel 254 a.C. dai Romani. La città ellenistico-romana ebbe una struttura urbanistica regolare, formata da strade secondarie confluenti sul principale asse viario e chiusa ad anello da una strada che segue il perimetro della cinta muraria. Nel periodo del dominio bizantino l’abitato si trasferì dalla pianura sulla rocca e restano tracce di lavori di fortificazione di quest’epoca (mura merlate), oltre a chiese, caserme, cisterne per l’acqua e forni. Nell’858, dopo un lungo assedio, venne conquistata dagli Arabi, e fece parte dell’emirato di Palermo. Nel 1063 fu conquistata dai Normanni di Ruggero I e, nel 1131, grazie a Ruggero II, fu rioccupato l’antico abitato sulla costa, rispettando la struttura urbana preesistente: a questo periodo risalgono parecchi dei monumenti cittadini, quali: la chiesa di San Giorgio e il lavatoio di via Vittorio Emanuele; Il chiostro del duomo e il Palazzo Maria; l’Osterio Magno sul corso Ruggero. Precisamente al 1131 è datata in particolare la basilica cattedrale. Tra la metà del XIII secolo e il 1451 passò sotto il dominio di diversi feudatari e da ultimo divenne possedimento del vescovo di Cefalù. La storia successiva di Cefalù si può assimilare a quella della Sicilia e del resto dell’Italia. Nel 1752 vi si iniziano a stabilire i consolati stranieri (Francia, Danimarca, Olanda, Norvegia e Svezia) e la città diventa meta del Grand Tour.

Oggi è una località marina e una meta turistica per le sue spiagge e le opere d’arte che conserva.